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Sebbene il linguaggio regoli sempre le nostre vite, gli effetti che produce durante la guerra sono unici. Come l'espressione "danno collaterale" descrive un danno a persone e cose formalmente estranee agli obiettivi previsti da un'azione militare, così "linguaggio collaterale" si riferisce a quanto la pratica della guerra aggiunge al nostro lessico corrente, e alle connotazioni che certi termini assumono in tempi di guerra. Il linguaggio, come il terrorismo, tiene sotto tiro i cittadini e produce paura con l'obiettivo di realizzare un cambiamento politico. Incurante della veridicità delle parole, il linguaggio collaterale produce degli effetti che vanno al di là del suo significato.